Aiuto Sanitario

Durante uno dei suoi tanti soggiorni a Djuma la presidente di “Solidarietà con i bambini del Congo”, Rosanna, è andata a far visita all'ospedale e, come sua abitudine, è finita al reparto maternità.
Lì c'era una donna con una brutta infezione che stava morendo. Rosanna ha chiesto perché non le venivano date le medicine, un antibiotico, per esempio. Thimoty, l'amico medico che l' accompagnava, cresciuto all'orfanotrofio di Djuma, le ha spiegato che di solito viene somministrato l'inizio della cura per dare il tempo alla famiglia di trovare i soldi necessari per pagare la cura completa. In certi casi, però i parenti della paziente non sono in grado di racimolare la somma necessaria perciò la cura viene interrotta e la paziente muore. Rosanna trovava tutto ciò orribile: “Perché lasciate morire una mamma rendendo orfano il suo bambino, quando è possibile salvarla? Perché non le regalate la cura?
La risposta è stata lapidaria e senza possibilità di replica: “Il nostro è un ospedale dello Stato, non abbiamo altre entrate, e i medici e gli infermieri ricevono stipendi da fame. Se noi non facciamo pagare le medicine non avremo poi i soldi per comprarne altre e quindi alla fine non sarà un solo malato a morire ma molti di più! La cura completa per curare questa malata costa 50 dollari.”
Si è sentita arrossire: quanti 50 dollari vengono buttati via da noi in cose futili? Ha tirato fuori 50 dollari dal borsello. “Curatela” e se n'è andata con le lacrime agli occhi. Qualche giorno dopo la stessa mamma l' abbracciava commossa ringraziandola per averle salvato la vita.
E' nato così un nuovo piccolo progetto: un fondo di aiuto sanitario per aiutare, con discrezione, i malati che non hanno i mezzi per pagarsi le cure ospedaliere.

BASTANO 50 FRS PER SALVARE UNA VITA UMANA!



			Aiuto Sanitario Durante uno dei suoi tanti soggiorni a Djuma la presidente di “Solidarietà con i bambini del Congo”, Rosanna, è andata a far visita all'ospedale e, come sua abitudine, è finita al reparto maternità. Lì c'era una donna con una brutta infezione che stava morendo. Rosanna ha chiesto perché non le venivano date le medicine, un antibiotico, per esempio. Thimoty, l'amico medico che l' accompagnava, cresciuto all'orfanotrofio di Djuma, le ha spiegato che di solito viene somministrato l'inizio della cura per dare il tempo alla famiglia di trovare i soldi necessari per pagare la cura completa. In certi casi, però i parenti della paziente non sono in grado di racimolare la somma necessaria perciò la cura viene interrotta e la paziente muore. Rosanna trovava tutto ciò orribile: “Perché lasciate morire una mamma rendendo orfano il suo bambino, quando è possibile salvarla? Perché non le regalate la cura? La risposta è stata lapidaria e senza possibilità di replica: “Il nostro è un ospedale dello Stato, non abbiamo altre entrate, e i medici e gli infermieri ricevono stipendi da fame. Se noi non facciamo pagare le medicine non avremo poi i soldi per comprarne altre e quindi alla fine non sarà un solo malato a morire ma molti di più! La cura completa per curare questa malata costa 50 dollari.” Si è sentita arrossire: quanti 50 dollari vengono buttati via da noi in cose futili? Ha tirato fuori 50 dollari dal borsello. “Curatela” e se n'è andata con le lacrime agli occhi. Qualche giorno dopo la stessa mamma l' abbracciava commossa ringraziandola per averle salvato la vita. E' nato così un nuovo piccolo progetto: un fondo di aiuto sanitario per aiutare, con discrezione, i malati che non hanno i mezzi per pagarsi le cure ospedaliere. BASTANO 50 FRS PER SALVARE UNA VITA UMANA!